Il Disturbo Antisociale di Personalità
Il DSM V definisce il Disturbo Antisociale di Personalità come un pattern pervasivo di inosservanza e di violazione dei diritti altrui.
Gli individui che presentano questo tipo di disturbo hanno alle spalle, in adolescenza, un Disturbo della Condotta. Non è detto, tuttavia, che un Disturbo della Condotta evolva necessariamente in un Disturbo Antisociale.
Al di sopra delle regole
Il paziente antisociale si sente al di sopra delle regole: ritiene che quelle che valgono per le persone “normali”, a lui non applichino. Sente di essere speciale, di potersi in qualche modo sostituire all’autorità costituita.
E’ presente una forte tendenza allo sfruttamento altrui; le proprie azioni possono venire giustificate con ragionamenti razionali o compiuti nella più assoluta indifferenza per il dolore arrecato.
Ciononostante, si tratta di individui che facilmente esercitano un grande fascino sugli altri.
Il mondo della delinquenza e il Disturbo Antisociale di Personalità
L’individuo antisociale entra a pieno titolo nel mondo della delinquenza, ma la sua motivazione principale è francamente narcisistica.
Mentre il delinquente “normale” funziona all’interno di un gruppo di riferimento e segue le regole di quel gruppo, l’individuo antisociale non rispetta un sistema di regole, deve sentire di essere il leader della banda.
I suoi comportamenti non sono imposti dall’esterno, dal suo ambiente sociale, ma derivano da personali esigenze interne da soddisfare ad ogni costo.
La mancanza di empatia
Il Disturbo Antisociale di Personalità si posiziona all’estremo più grave nello spettro dei disturbi di tipo narcisistico. L’arroganza in questo caso è portata all’estremo, così come l’assenza di empatia e di comprensione dei bisogni altrui.
Le emozioni e le sofferenze degli altri non vengono riconosciute e sono trattate con sprezzo o indifferenza. Questi individui possono non rendersi neppure conto che stanno calpestando i diritti delle persone con cui entrano in contatto.
L’assenza di rimorso
L’assoluta mancanza di empatia può far sì che queste persone possano compiere azioni efferate – omicidi, ad esempio – giustificandole senza farsi alcun problema. Si tratta di persone mutilate della capacità di provare rimorso e senso di colpa.
Nessuno viene risparmiato dal loro comportamento: l’incapacità di essere sensibile ai bisogni degli altri si estende anche ai figli, che possono essere dimenticati o sottoposti a gravi maltrattamenti.
L’aggressività
Il Disturbo Antisociale di Personalità è una patologia prevalentemente maschile, in cui è presente e si manifesta una forte impulsività. La rabbia si trasforma facilmente in aggressività fisica.
Se qualcosa impedisce il raggiungimento dell’obiettivo del momento, viene visto come un meschino ostacolo che deve essere eliminato nel minor tempo possibile.
Le modalità comportamentali impulsive e irresponsabili di questi individui, che non tengono in sufficiente considerazione la sicurezza propria e altrui, li espongono a diversi rischi. Sono di conseguenza frequenti scontri fisici, incidenti stradali, malattie dovute a promiscuità, uso di sostanze eccitanti ecc., che possono portare a una morte prematura.
Il rapporto col denaro
Il rapporto con il denaro è di tipo funzionalistico: ne serve molto per soddisfare i propri bisogni impulsivi.
Tuttavia non viene conferito un gran valore al denaro, anche perché – per le persone che presentano un Disturbo Antisociale di Personalità – nulla, fondamentalmente, ha valore.
Hanno una qualche importanza solo nella misura in cui rappresentano un mezzo per poter soddisfare i bisogni del momento.
Le persone che presentano questo tipo di disturbo possono rubare per ottenere ciò che desiderano, non far fronte ai propri impegni, non onorare i propri debiti, non provvedere al mantenimento dei figli senza farsi alcuno scrupolo.
I rapporti interpersonali
Non è impossibile che da parte di questi individui possa crearsi un investimento libidico su qualcuno che, in un dato momento, viene riconosciuto speciale come loro. Investimento che tuttavia ha facilmente termine dopo il primo screzio e che può portare a reazioni di tipo depressivo.
I rapporti, dunque, si bruciano molto velocemente, a causa di difese abnormi che facilmente originano da traumi di tipo abbandonico.
Gli individui che presentano un Disturbo Antisociale di Personalità tendono frequentemente a percepire intenti malevoli nel comportamento altrui. La reazione a questa visione delle persone e del mondo è quella di diventare essi stessi aggressori o sfruttatori, anche in modo da evitare di sentirsi in qualche modo deboli o vittime.
Grandiosità
Quello delle persone che presentano un Disturbo Antisociale di Personalità è un sé grandioso. Questa grandiosità le rende uniche e speciali.
Si sentono in diritto di avere ciò che vogliono e si percepiscono su un piano diverso rispetto alle altre persone.
Si tratta di pazienti che non hanno consapevolezza di funzionare malamente e che non desiderano essere curati.
Hanno interesse solo per ciò che moltiplica le loro sensazioni e detestano tutto ciò che potrebbe avere su di loro un effetto sedativo.